E’ uno dei locali più interessanti della parte nord-est della ridente città del Golfo dei Poeti, ovviamente dopo lo storico ”Pagni” di Via Sarzana ed il “Caval Bianco” di Via del Canaletto che vantano una tradizione ben più lunga del Misamì Cafè.Comunque in fatto di lustri (undici circa) se la cava bene. Le precedenti gestioni hanno lasciato un’impronta indelebile nell’arredamento, nella funzione sociale del locale e nelle bevande. Non mi sorprenderei se si dovesse rinvenire una bottiglia originale anni 70 dell’amaro HALGHER facente parte di una considerevole partita acquistata dalla gestione originaria del F.lli Bertoni e custodita gelosamente dalla successiva gestione dei F.lli Viviani e occultata a scopo di Lucro dall’attuale gestore (non si sa mai che torni buono). Lo storico pavimento, originario mosaico in gres VACCARI anni 60, l’arredamento Vintage Viviani sul quale troneggia un dimenticato pseudo SWATCH gigante (anche questo non si sa mai che torni buono), ospitano oggi un crocevia multirazziale di scansafatiche, inoccupati, lavoratori sporchi e puliti, ludopatici, moderati alcolisti, pensionati (qui trovi ancora la rarissima tipologia “baby”), aspiranti comici, aspiranti cabarettisti, sedicenti Lupi di mare e veri studenti. Talvolta anche qualche viaggiatore ferroviario (vicinissima la stazione di LA SPEZIA MIGLIARINA) e qualche cercatore di tabacchi che stenta a rendersi conto che la tabaccheria è poco dopo. Tutto sommato brava gente che trova nel locale un’oasi di pace grazie alla ferrea ed efficace gestione attuale. Fa grande sfoggio di se il trasparente “deihors” (così nominato dal gestore per evocare antiche atmosfere parisienne) al cui interno, si narra, possa essere eccezionalmente offerta, solo ad una cerchia segreta e ristretta di clienti, una rarissima e preziosa varietà del famosissimo vino delle 5 Terre: lo “SCIACC-HATRA’ ”Vi invito a mescolarvi fra gli avventori del locale. Sedetevi facendo finta di leggere il giornale ai tavoli di fronte al banco solitamente occupati da pittori, letterati e decoratori. Con l’ausilio dello specchio, abilmente collocato sulla parete per sorvegliare diligentemente il locale, spiate ciò che accade dietro il banco ed immediatamente davanti ad esso. Ascoltando le conversazioni vi calerete in una realtà sorprendente. Vi renderete conto che siete capitati in un mare di sapienza dove l’errore non è ammesso e la ragione sta sempre dietro il banco. Le conversazioni fluiscono fra differenti argomenti. La competenza è garantita con elevatissima convinzione a livelli sublimi. A questo punto non potrete fare a meno di inserirvi anche Voi nella conversazione/discussione facendovi così risucchiare dalla corrente del MISAMI’. Impossibile resistervi. Tornerete inspiegabilmente per diversi giorni per ripetere questa esperienza fino a rendervi conto che su qualsiasi argomento non avrete mai le conoscenze e le “sapienze” del gestore.Bravo Sapientino e viva il MISAMI’.